Venerdì 26 Aprile 2024

Gioydea: lavoro e grinta per ripartire

La boutique Gioydea di Milano tratta anche articoli da bambino ed è quindi riuscita ad aprire già il 14 aprile. Da allora le vendite stanno andando abbastanza bene, anche se secondo Dea Pasetti – titolare dello store assieme a Giovanni Carissimi - la paura di andare in negozio si è percepita.

Dalla riapertura totale a oggi le vendite stanno andando bene – racconta Dea – e anche se l’entrata in negozio è limitata a due persone per volta, le clienti attendono con serenità il loro turno, probabilmente abituate precedentemente dai negozi di alimentari e supermercati. Avendo tutto ciò che occorre per la sicurezza (disinfettanti e sanificatori per i capi), le clienti si sentono a proprio agio anche nel provare costumi e capi di intimo”.

In questo momento la categoria di prodotto più venduta è la biancheria intima in generale e la pigiameria uomo e donna; mentre il costume da bagno è partito molto lentamente: “Secondo me dipende anche dal fatto che tutta questa disinformazione e incertezza sulle norme da rispettare al mare limita le persone, e quindi la maggior parte della nostra clientela andrà in montagna”.

Gioydea è un negozio storico di via Vincenzo Monti, in centro a Milano ma in una zona residenziale, che non beneficia particolarmente del passaggio dei turisti.

Abbiamo riaperto già con una scontistica fissa del 20% sull’abbigliamento da bambino, costumi uomo e donna e camicie da notte che manterrò fino a settembre senza variazioni, con grande gioia delle mie clienti che hanno percepito lo sconto come un incentivo all’acquisto”.

Al momento, l’unica preoccupazione per Dea Pasetti è che con la riapertura delle regioni la clientela possa partire e il lavoro diminuisca: “Già in periodi normali, con la chiusura delle scuole, la nostra zona si svuota completamente. Ora non vedono l’ora di andare nelle seconde case di proprietà. Stiamo valutando se rimanere aperti tutto il mese di agosto, anche nell’altro nostro punto vendita di via Belfiore. Ci rendiamo conto che il potere d’acquisto si è indebolito. Chi guida il nostro paese non crea certezze, anzi ci spaventa e destabilizza, e noi ogni giorno affrontiamo il lavoro con tenacia e tanta voglia di recuperare il tempo perduto, avvalendoci solo delle nostre forze”.